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"PASSAGGIO AL BOSCO"

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🗓️ Domenica 9 febbraio
🔵 Ore 15:30
🏛️ RIMINI

I BAMBINI DEL DONBASS

📽️ Proiezione del documentario e dibattito

Interverranno:
▪️Vincenzo Lorusso
(giornalista freelance in collegamento da Lugansk)
▪️Paolo Borgognone
(storico e scrittore)
▪️Marinella Mondaini
(analista geopolitica)

A cura di Ancora Italia Emilia Romagna e Lealtà coerenza e verità

#AncoraItalia #difenderechisiamo

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2° Salotto culturale:
EVOLUZIONE DEL CONTESTO GEOPOLITICO

27-01-2025💥
📡 Evento online, ore 21:00

🎤 Relatori:
Raoul Ray
Roberto Antognarelli
Francesco Fantuzzi

Per partecipare al salotto clicca qui👇
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? -30 giorni. Stiamo per iniziare qualcosa di importante.
Tra un mese esatto, faremo un passo decisivo e sarà un’occasione unica per condividere idee, ascoltare voci nuove e costruire insieme qualcosa di concreto.

In questi 30 giorni, ci prepariamo a un momento che ci vedrà protagonisti, pronti a tracciare una direzione nuova. Sarà l’inizio di un percorso che ha bisogno della forza di tutti noi.

Segui il conto alla rovescia e resta sintonizzato. Presto condivideremo i dettagli. Non perderti l’inizio di qualcosa di grande.

? Un nuovo simbolo,
la stessa forza. ?****

Oggi, con una nuova veste, lanciamo una nuova fase del nostro percorso. Abbiamo rinnovato la nostra immagine, ma la nostra missione resta invariata: DIFENDERE CHI SIAMO, i valori che ci uniscono e l’Italia che vogliamo costruire.

Ogni cambiamento ha un obiettivo chiaro: essere più forti, più vicini alle persone e pronti a difendere ciò che davvero conta. È il momento di guardare avanti senza dimenticare mai da dove veniamo. È il momento che tutti i patrioti italiani si ergano a difesa della Patria.???

↗️ Il futuro ci chiama. Difendiamo insieme chi siamo.

Le donne italiane ed europee apprezzano Ahou Daryaei, la studentessa di Teheran che attraversa la strada in biancheria intima. Non intendo soffermarmi su di lei, quanto sulla percezione filtrata dalla propaganda occidentale. Una percezione per cui la rivolta è quella dell'individuo che, in completa solitudine, dissente rivelandosi identico ai membri della società occidentale e, per questo, è apprezzato dalla stessa e promosso ad eroe. Il tifo delle donne occidentali per questa ragazza è il tifo per una società in cui ciascuno - sbiadita la propria identità - è identico all'altro, in cui la donna mediorientale cessa di essere minacciosa con il suo capo velato. L'Occidente in quella figura ha rivisto sé stesso, ha cessato di dover comprendere l'Altro/a. Finalmente altre donne si arrendono alla superiorità occidentale, rivelando l'esistenza del medesimo anche nell’antica Persia!

I social rendono possibile fare attivismo senza la scomodità delle barricate e la minaccia dei lacrimogeni e le donne italiane - in un unanime coro - apprezzano la ragazza che si sottrae alla mai troppo vituperata oppressione maschile. Esse dimenticano, però che, sebbene una percentuale di donne musulmane indossi il velo, molte dive americane come Beyoncé, Jennifer Lopez o Kim Kardashian indossano parrucche. Dimenticano l'oppressione di parametri estetici ottenibili con costosi interventi. La donna occidentale ha sostituito una sottomissione vecchia con la nuova sottomissione al mercato. È più libera ed autentica Beyoncé con la parrucca o Ahou Daryaei con il velo? Giudichiamo la società mediorientale sulla base delle immagini che ci giungono da quegli stessi media che hanno parlato di Putin come di un vecchio malato e di Israele come di uno stato vittima del terrorismo.

Il più grande errore è stato sottovalutare tutti quei paesi che sono membri dei BRICS e che stavano raggiungendo un alto livello socio-economico, mentre noi membri dell'Unione Europea sprofondavamo sempre più in basso. Eravamo convinti di vivere in paesi democratici, alleati alla più grande potenza democratica: gli Stati Uniti. Ci sentivamo distanti dai regimi autoritari come quello iraniano; noi facevamo le guerre della NATO per portare la democrazia e il progresso nel mondo. Ci sentivamo così superiori, specie rispetto ai popoli islamici. Poi i nostri regimi si sono rivelati autoritari: mascherine, distanziamento, farmaci obbligatori, reclusione, chiusura attività, minori dipendenti da smartphone e schermi. E tuttavia, dimentichi della catastrofe che incombe su di noi, impoveriti e invecchiati, esultiamo per una donna che in biancheria intima è uguale a noi, perché la società dello spettacolo è conformismo e noi non vogliamo essere destabilizzati, ma rassicurati. E cosa c'è di più rassicurante di una donna che, liberatasi degli abiti, ci rivela che in reggiseno in mutande è identica a noi?

#difenderechisiamo
#claudiaplacanica

La comunità di Ancora Italia è orgogliosa di partecipare attivamente alla competizione elettorale dell'Emilia Romagna ed è allineata alle dichiarazioni dell'amico Luca Teodori .
Crediamo in lui quando afferma di voler rappresentare un'intera comunità senza distinzioni, egoismi e compromessi, perché accomunata dalla granitica certezza di non essere contaminata da nessun partito del marcio sistema neoliberista.
Da vero partito anti-sistema, ci saremmo però aspettati che altri movimenti della sedicente aerea "dissenziente" avessero sostenuto e incoraggiato questa sfida, piuttosto che dissociarsi o (peggio ancora) dirottare il voto...verso partiti del nefasto mainstream!
Non possiamo quindi che biasimare tali scelte e ringraziare non solo la sensibilità dei nostri ancoristi, ma di tutte le persone della lista "Lealtà, Coerenza e Verità" che ci consentiranno ancora di #difenderechisiamo.
Riflettiamo oggi..su chi eravamo ieri, se vorremo esserci domani..

#AncoraItalia #LucaTeodori #elezioniemiliaromagna

Il voto in Liguria merita un pur celere commento. Nihil novi sub sole: in questa nota locuzione antica si condensa il senso delle elezioni liguri, che, come è noto, si sono rese necessarie dopo la vicenda del presidente Toti. Ha trionfato, anche se di poco, il centro-destra bluette neoliberale sul centro-sinistra fucsia neoliberale. Continua indefessamente il giuoco dell'alternanza senza alternativa, buona solo a mantenere immutato il dominio neoliberale o, più precisamente, il volo rapace dell'aquila neoliberale con la sua doppia apertura alare. Come abbiamo chiarito nel nostro studio "Demofobia", destra e sinistra sono oggi i due maggiordomi col diverso colore della livrea ma ugualmente zelanti nel servire gli interessi della classe capitalistica transnazionale. Un commento a sé merita l'armata Brancaleone delle forze della cosiddetta opposizione antisistemica, che si sono presentate sparpagliate e senza un programma coerente, di fatto andando allo sbaraglio e rimediando una figura che definire ridicola è ancor poco. Costoro, senza avvedersene, svolgono stabilmente la parte di utile opposizione a sua maestà il capitale, che può apparire tollerante e democratico nella misura in cui lascia esistere forze oppositive che in realtà sono puramente integrabili nell'ordine dominante e fanno valere una confusa opposizione priva di fondamento teorico e basata molto spesso sulla pappa del cuore di hegeliana memoria e sull'infantilismo di chi dice di no per partito preso senza avere una visione chiara e coerente della realtà. Queste infantili forze oppositive ricordano nettamente la figura hegeliana dell'anima bella che aspira individualmente alla sua fetta di cielo e vuole piegare il corso del mondo al suo individuale e imperativo categorico.

Diego Fusaro

FISCHI PER KAMALA HARRIS

Come in Italia, dove la destra batte la sinistra per distanza siderale dalla realtà, così accade anche negli Stati Uniti che il repubblicano Trump batta la candidata democratica Kamala Harris, bugiarda e ingannatrice.
Negli ultimi giorni la campagna elettorale della Harris si è basata sul cibo e sui suoi presunti lavoretti svolti mentre studiava al college. La squadra della candidata alla presidenza, per rendere più credibile la faccenda, ha pubblicato una fotografia in cui appare nella divisa tipica dei primi anni del 2000. Facendo una ricerca sul web, si è scoperto che la fotografia non era altro che un vile Photoshop di una foto in cui era ritratta una giovane donna svedese dipendente della catena di fast food, morta nel 2007 di cancro. Chi ha eseguito il Photoshop ha solo sostituito il viso della donna svedese con quello della vicepresidente Kamala Harris. Ma come se non bastassero le pessime figure della candidata dalle tre intersezionalità (donna, etnia afroamericana, etnia indiana), si è aggiunto un evento svoltosi a Houston in cui la cantante Beyoncé avrebbe dovuto tenere un concerto gratuito per il quale i democratici hanno speso 10 milioni di dollari. Quando la cantante (in crisi di reputazione in quanto collegata allo scandalo di Puff Daddy) è salita sul palco, si è trattenuta due minuti abbondanti per fare il suo endorsement alla candidata democratica. A quel punto è salita sul palco la Harris mentre gran parte del pubblico lasciava lo stadio e il restante fischiava in segno di protesta per l'inganno di cui era stato vittima. Le immagini ci consegnano una vicepresidente in evidente difficoltà non sapendo come gestire un tale fiasco. Inutile dire che i media italiani hanno fatto da grancassa alle menzogne dei democratici americani e ancora oggi è difficile trovare le immagini che dimostrano la manipolazione della foto attraverso cui la Harris voleva accreditarsi come umile dipendente McDonald's così come è difficile trovare le immagini in cui la Harris è in totale imbarazzo dopo il bidone tirato ai suoi connazionali.
Dalla campagna elettorale della candidata alla presidenza degli Stati Uniti è tutto.

#elezioniusa
#fotofakekamalaharris
#concertofakebeyoncè

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