COLPA DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO. CHE IL WEF E URSULA CI SALVINO!

STASERA BARBECUE

In preparazione: 10 hamburger di manzo, 15 salsicce toscane succulente e una ventina di costine, preparate col mio fedele Weber sul mio terrazzo. Una bella fumata di CO2 che fa bene alle piante e una ricca dose di ottima carne a km 0, alla faccia deila Transizione Green, del WEF, dell'UE e di tutti i mangiatori di insetti che vogliono “salvare il mondo”.

I PROGETTI DI OSCURAMENTO ARTIFICIALE DEL SOLE SONO REALI?

Immaginatevi di dover riprodurre al contrario gli effetti causati dal vulcano Hunga Tonga, ossia sparare o trasportare nella stratosfera milioni e milioni di tonnellate di materiale riflettente per ridurre le temperature globali... Dove troverebbero tali quantità di materiale? Forse trasformando la Terra in una cava a cielo aperto? E ammesso e non concesso che riescano a reperire tali quantità di materiali, come li trasporterebbero nella stratosfera? Forse costruendo centinaia di milioni di razzi o veicoli? Ma per favore...

La nostra impressione è che non faranno assolutamente nulla, ma ci diranno di averlo fatto tramite la propaganda di cui sono maestri, in modo da farci credere di essere gli artefici del raffreddamento climatico naturale che inizierà nei prossimi anni. Così avranno salvato la loro scienzah fatta di modelli climatici farlocchi che avevano predetto un riscaldamento progressivo e catastrofico fino al 2100.

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SALVARE L'AGENDA GREEN E LA CREDIBILITÀ DELL'IPCC

L'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change), organismo ONU, ci ha detto che il riscaldamento climatico in corso dipende dalle emissioni umane di gas serra. Ci ha detto che il riscaldamento aumenterà drasticamente e progressivamente nei decenni a venire se non azzeriamo le emissioni. Ci ha detto che un aumento globale delle temperature di 1,5° C porterebbe ad un'apocalisse climatica. Ci ha detto che per salvare il Pianeta occorre iniziare a ridurre drasticamente le emissioni entro il 2030 per arrivare ad azzerarle negli anni a seguire.

L'IPCC sa benissimo che a partire dal 2030 il Pianeta inizierà a raffreddarsi naturalmente, perché gli scienziati che ha al soldo lo sanno benissimo, nonostante a noi dicano il contrario. Ebbene, se non riescono a ridurre drasticamente le emissioni entro il 2030, l'IPCC perderebbe completamente la sua credibilità e tutte le sue affermazioni risulterebbero essere state false. Per questo faranno tutto il necessario per ridurre quelle emissioni e poter dire – nel momento in cui le temperature inizieranno a scendere naturalmente – “il merito è nostro” e “i nostri modelli erano corretti, senza il nostro intervento il Pianeta si sarebbe surriscaldato e l'apocalisse climatica sarebbe stata inevitabile”. Sarà il trionfo della scienza! La loro scienza.

Anche se non riusciranno a ridurre le emissioni umane, visto che i paesi che ne sono maggiormente responsabili non le ridurranno, anzi le aumenteranno, dovranno far credere comunque che le abbiano ridotte e quindi è probabile che falsificheranno i numeri. In ogni caso, chi pagherà le maggiori conseguenze in termini economici e sociali per queste decisioni politiche scellerate e criminali saranno i cittadini dell'Unione Europea. Non bastava privarci del gas russo a basso costo: adesso dovremo aprire veramente i portafogli e i conti bancari per sostenere – volenti o nolenti – l'Agenda Green in tutti i modi che le “istituzioni” decideranno.

Cominciamo ad opporci nei fatti in tutti i modi che possiamo.

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PAGARE PER SALVARE IL PIANETA

Coi soldi dei cittadini si può fare davvero tutto, persino salvare il Pianeta...

All'acquisto del biglietto, prima di pagare, bisognerebbe chiedere alla compagnia aerea di presentare documentazione tecnica e scientifica ufficiale che dimostri 1. le modalità in cui la misura ridurrebbe le emissioni di CO2 globali e in quali quantità; 2. i meccanismi per cui ridurre CO2 porterebbe alla riduzione delle temperature globali: 3. i meccanismi per cui l'aumento delle temperature globali porterebbe ad una catastrofe climatica; 4. quale sarebbe la temperatura ideale che il Pianeta raggiungerebbe entro il 2050 se riduciamo a zero le emissioni di CO2.

Se non rispondono, andrebbero denunciati.

➡️ TGCOM24
➡️ GreatGameIndia
➡️ Tasse allevatori

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SABBIA DEL DESERTO O QUALCOS'ALTRO?

Stanno circolando sui social teorie di ogni tipo su cosa possa essere la polvere giallastra caduta con la pioggia di alcuni giorni fa. In un video messo in circolazione, si osserva la reazione magnetica della sabbia esposta ad una calamita. Alcuni affermano che, in realtà, non possa trattarsi di sabbia del Sahara, come spiega la versione ufficiale, per due motivi principali: 1. la polvere è magnetica e 2. i venti hanno soffiato da Nord e quindi la sostanza non può provenire dal Sahara. Inoltre, si afferma, la polvere – alla luce di analisi di laboratorio (non meglio specificate) – conterrebbe metalli pesanti in grandi quantità che non sono presenti nella sabbia del Sahara.

Con un minimo di approfondimento, si scopre che la Sabbia del Sahara contiene alte percentuali di ferro e percentuali minori di magnetite, ematite e maghenite, tutti minerali con proprietà magnetiche (vedere dalle fonti riportate in basso), che possono reagire a calamite potenti. In più, proprio la settimana scorsa il nostro Paese è stato investito da un anticiclone africano, che ha portato le temperature fino a 40° in alcune zone. Il fenomeno è stato identificato dal CAMS (Copernicus Atmosphere Monitoring Service) che rileva anche un recente aumento della frequenza di eventi del genere. Per maggiori informazioni in italiano, consultare questa pagina. Quindi, chi vi dice che i venti soffiavano solo da Nord, mente.

Per finire, la presenza anche in grandi quantità di metalli pesanti evidenziata da varie analisi non costituisce prova a sostegno di alcuna teoria, in quanto la polvere in questione può essersi mescolata a quei metalli già presenti in sospensione a causa dell'inquinamento industriale o i campioni raccolti possono essere stati contaminati da quei metalli già presenti a terra.

Un fenomeno simile si è verificato il 23 Aprile scorso ed ha interessato tutto il sud dell'Europa fino alle Alpi. Mi trovavo a Creta, dove improvvisamente siamo stati investiti da un forte vento caldo dal Sahara che ha causato un veloce incremento di temperature di circa 10° C e ha saturato l'aria di sabbia gialla, al punto che i vestiti si riempivano e si faceva fatica a respirare (vedere foto al post precedente, scattate da me). Nel frattempo, in Italia si parlava di tutto e di più.

Siamo già sommersi di propaganda sul presunto cambiamento climatico di origine antropica, stiamo attenti a non aggiungere propaganda al contrario, che può generare preoccupazioni. Ogni cosa va approfondita e compresa correttamente. Evitiamo di dar credito a teorie basate sul nulla e cerchiamo sempre le risposte attraverso un minimo di ricerca.

Fonti:

➡️ https://acp.copernicus.org/articles/18/10089/2018/
➡️ https://acp.copernicus.org/articles/14/12415/2014/
➡️ https://acp.copernicus.org/articles/18/1023/2018/

FESTIVAL DELLA LIBERTÀ ENERGETICA... A DIESEL

Nella ridente cittadina di Chiltern, Victoria, in Australia, hanno organizzato un festival “off-grid” dedicato alle energie rinnovabili, installando pannelli solari di ultima generazione che, purtroppo, sono serviti a poco... L'energia prodotta dai pannelli installati per gli stand e i ristorantini non era sufficiente, quindi hanno pensato bene di avviare potenti generatori diesel, che hanno garantito lo svolgimento del festival.

Insomma, il colmo dei colmi. Se avessi partecipato a quell'evento, mi sarei definitivamente convinto a non installare mai pannelli solari nella mia abitazione.

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IL SOLE GUIDA IL CAMBIAMENTO CLIMATICO, NON LA CO2. IN ARRIVO UNA PICCOLA ERA GLACIALE

Sul substack Freedom Research è comparso un articolo di Hannes Sarv che riporta le considerazioni della Prof.ssa Valentina Zharkova, astrofisica ucraina docente presso la Northumbria University di Newcastle (UK), la quale spiega – similmente al Prof. Willie Soon – che il principale fattore che guida il cambiamento climatico sulla Terra è il Sole, non la CO2.

La Zharkova, dopo aver chiarito che le quantità di CO2 in atmosfera sono attualmente ad un livello bassissimo (420 ppm, 0,04%) rispetto a 140 milioni di anni fa in cui raggiungevano le 2.500 ppm (0,25%) e sono andate in costante diminuzione fino ad oggi – similmente a quanto sostenuto dai Proff. William Happer e Richard Lindzen – spiega che in realtà avremmo bisogno di aumentarne i livelli per garantire un rinverdimento del pianeta.

La ricerca della Zharkova suggerisce che nei prossimi 30 anni potremmo entrare in un periodo più freddo, una piccola era glaciale, poiché l’attività del Sole si sta indebolendo, come è avvenuto tra il 1645 e il 1715 durante il periodo noto come Minimo di Maunder. Secondo la Zharkova, un tale cambiamento nella capacità di irraggiamento del Sole si verifica ogni 350-400 anni (grande ciclo solare o GSC); dal 2020 siamo entrati in uno dei Grand Solar Minimi (GSM) che separano le GSC. Questo GSM continuerà fino al 2053, dopodiché l’attività solare tornerà alla normalità. Quindi, nei prossimi decenni, il pianeta si raffredderà, al contrario di quanto afferma l'IPCC con le sue proiezioni.

La Prof.ssa sconsiglia quindi l'installazione di pannelli solari, in quanto il loro rendimento sarebbe praticamente nullo in un periodo in cui l'intensità del Sole e i periodi di irraggiamento diminuiranno notevolmente. Stessa cosa per gli impianti eolici, le cui pale tendono a congelarsi e bloccarsi a temperature molto basse. Per questo motivo sarà impossibile rinunciare all'utilizzo degli idrocarburi.

Il pericolo maggiore, secondo lei, sarà costituito dalla diminuzione della produzione alimentare in Europa, poiché in un clima più freddo i raccolti potrebbero diventare scarsi. La produzione alimentare potrebbe dover essere spostata nell’Europa meridionale o addirittura in Africa.

La Prof.ssa lancia anche una sferzata al sistema della pubblicazione scientifica, definendolo simile all'Inquisizione spagnola. Nel caso in cui sia pubblicato un lavoro che metta in dubbio il riscaldamento globale causato dall’uomo e spieghi il cambiamento climatico in altro modo, quel lavoro viene immediatamente ritirato da parte della redazione e l'autore può essere escluso dalle pubblicazioni. È ciò che è accaduto a lei nel 2020 per un suo articolo (Zharkova et al., 2019), ritirato per mano del redattore Rafal Marszalek di Nature Scientific Reports, poiché nell’articolo era menzionato che la luminosità del Sole può cambiare a seconda della sua posizione esatta rispetto alla Terra (fatto che spiega in modo logico ed intuitivo il cambiamento climatico). Da quel momento, la Prof.ssa non è più stata autorizzata a pubblicare su Nature, anche se lo ha fatto più volte in passato.

➡️ Freedom Research
➡️ Traduzione di Attività Solare

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