CALL TO ACTION! Unisciti all’Azione Digitale per Invitare la Leonardo

La Leonardo costruisce i caccia M-346 ‘Lavi’ nella Divisione velivoli a Venegono Superiore (Varese), ne ha venduti ben 30 all’esercito israeliano.
Il governo italiano, che ha autorizzato queste operazioni, assieme alla Leonardo è complice dell'addestramento dei piloti degli F-35 Israeliani e dei bombardamenti a Gaza commessi con i nostri caccia.
I dati ISTAT riportano che tra ottobre e dicembre 2023, in pieno genocidio, Varese ha esportato materiale militare per 8.795.408 euro verso Israele.

Noi di Palestina Libera non possiamo tollerare questa complicità. Marco Zoff, dirigente Divisione Velivoli della Leonardo, deve fare chiarezza su queste operazioni.

Unisciti all'azione digitale e partecipa all’incontro di Domenica 29 settembre alle 19:00.

Rompiamo il silenzio, agiamo insieme!
Link in bio ✊???✊?

#palestinalibera #palestineaction
#noleonardoinpalestina #shutleonardodown
https://www.instagram.com/reel/DAGqA9ANN9o/?igsh=MWx1b3ZhaGM5N2d6OA==

CHE CORRELAZIONE ESISTE TRA
GENOCIDI E VIOLENZA DI GENERE?

Dalla Palestina al Nagorno Karabakh (regione tra Armenia e Azerbaijan), Congo, Sudan, la violenza di genere verso donne* e persone queer, viene utilizzata come arma di guerra per favorire il genocidio.

Come Bruciamo Tutto adottiamo un approccio intersezionale e decoloniale, ricordando che in contesti di genocidio sono le categorie più marginalizzate a subire maggiormente.

Abbiamo deciso di realizzare questo post in collaborazione con Palestina Libera perché appoggiamo la loro lotta e crediamo che l'ltalia, parte attiva del
genocidio palestinese, debba fermare l'invio di armi.

Perché la liberazione deve essere di tutta o non sarà liberazione!

Se anche voi volete ribellarvi alle atrocità di cui l'Italia si sta rendendo complice, unitevi alle nostre azioni dirette nonviolente e a quelle di Palestina Libera.

#bruciamotutto #violenzadigenere
#redditodiliberazione #genocidi #palestinalibera
#azionidirettenonviolente

Post di collaborazione con Bruciamo Tutto
https://www.instagram.com/p/C_tCRMjt5NX/?igsh=MWo0NThlZnB2N3l0dg==

Anche Motaz Azaiza sostiene Palestine Action.

Motaz è uno dei fotoreporter palestinesi che ha rischiato la vita per i suoi reportage in prima linea sulla striscia di Gaza in questi mesi.

Ed è davvero importante che anche lui riconosca pubblicamente l'importanza delle azione dirette e di scegliere la via dell'attivismo.

In questo video di Novara Media Motaz condivide che come singoli possiamo fare la differenza, che è il nostro dovere andare davanti le fabbriche di armi responsabili di tutto questo.
Fabbriche di armi finanziate dal nostro governo.

Unisciti anche tu a Palestina Libera.

Completa il modulo che trovi nel Link in Bio per andare in azione con noi!

Se sei arrivatə a leggere fin qui, e non hai tempo da dedicare alla nostra campagna ti ricordiamo che puoi aiutarci a fermare l'invio di armi attraverso donazioni mensili che sostengano chi va in azione.

Video originale: Novara Media

#palestinalibera #palestineaction #noleonardoinpalestina #shutelbitdown #motazazaiza
https://www.instagram.com/reel/C_Xu-YEtxf1/?igsh=aDNxaXZoZHFmNW56

ITALIA, CROCEVIA DEI TRAFFICI DA E PER ISRAELE

Secondo la Relazione al Parlamento, le dieci aziende che nel 2023 hanno importato materiale militare da Israele sono: Elettronica, Era Electronic Systems, Gelco, Leonardo, MBDA, Milexia, RWM Italia, Simecon, Simmel Difesa, Telespazio. L’importo complessivo è di 46,4 milioni di euro, molto di più (+76%) rispetto a quanto risulta esportato nello stesso anno. Le Agenzie delle Dogane riferiscono di aver registrato 61 operazioni di importazioni militari da Israele.

Due aziende erano anche nella lista degli esportatori: ovviamente Leonardo, che in Israele possiede una società che produce sistemi radar; e RWM Italia, la filiale italiana di una delle aziende del grande gruppo tedesco Rheinmetall, con sede a Ghedi (BS) e stabilimento a Domusnovas (SU), specializzata in munizioni pesanti per artiglieria e per aereo.

Le nuove Statistiche del commercio estero aggiornate a metà marzo 2024 dall’Istat smentiscono ancora una volta il Governo Meloni e le sue rassicurazioni pubbliche circa un blocco totale operato nei confronti delle esportazioni di armi e munizioni verso Tel Aviv. E rendono ancora più assordante il silenzio opposto alle nostre istanze di accesso civico da parte dell’Autorità nazionale Uama (l’Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento) in seno al ministero degli Esteri -lo stesso che in queste ore assicura iniziative umanitarie a favore della popolazione di Gaza- in merito ai dati reali dell’export militare e al presunto decreto di sospensione della vendita di armamenti a un esercito in guerra.

Ma i dati dell’Istituto nazionale di statistica fanno di più: gettano una luce sinistra anche su altre tipologie di esportazioni, in particolare su componenti per velivoli ad uso militare partiti dalla provincia di Varese, dove ha sede la Alenia Aermacchi (gruppo Leonardo).

Istat: “Nella categoria merceologica ‘Aeromobili, veicoli spaziali e relativi dispositivi’ da ottobre a dicembre 2023 risultano esportati a Israele 14.800.221 euro di materiali, di cui 8.795.408 euro, oltre la metà, da Varese.

#palestinalibera #palestineaction #noleonardoinpalestina #liberainformazione #gaza
https://www.instagram.com/p/C8ztZsMNitB/?igsh=MXIxbHdwODZ5OW92dA==

Le armi che la Leonardo, attraverso l’autorizzazione consapevole del governo italiano, invia da anni negli scenari di guerra creati da Israele in Palestina e in tutta la regione, uccidono attivamente e quotidianamente uomini, donne e bambini nei territori Palestinesi.

Siamo qui oggi perchè il nostro governo trova difficile definirsi antifascista, perchè la liberazione deve essere celebrata lottando, senza ignorare il nostro passato.

Unisciti alla resistenza!

#PalestinaLibera #NoLeonardoinPalestina #PalestineAction #ShutLeonardoDown #FreePalestine #UltimaGenerazione #A22Network​​​​​​​

https://www.instagram.com/reel/C6Ll7jlt3px/?igsh=MW43dnk3MzJvNGZtNw==

⚠️ ACCADE ORA ⚠️ La liberazione si celebra lottando.

2 attivisti di @pal_libera e @ultima.generazione sopra il tetto di una delle sedi della Leonardo a Genova.

Uno dei porti europei maggiormente coinvolto nel trasporto di armi verso i porti israeliani.

Genova è la quarta città in Italia per export verso Israele, il fiore all´occhiello della Leonardo per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale al servizio della "difesa".

Per celebrare la liberazione dal fascismo e dai fascismi, abbiamo bisogno di lottare per una liberazione dal sionismo. Non possiamo essere libere fin quando il popolo palestinese sarà oppresso.

Un oppressione di cui l'Italia è complice.

Continua ⬇️

Oggi sono 200 giorni di genocidio palestinese, e noi siamo stanchə di essere complici in questo massacro, siamo stanchə di restare a guardare.
In questo momento, a Gaza, ci sono persone che muoiono sotto i colpi delle nostre armi, ci sono bambinə che muoiono di fame e malnutrizione grazie alla complicità del nostro governo.

A 200 giorni dall'inizio del massacro palestinese, le università in Italia, USA e nel mondo sono in rivolta. In centinaia di migliaia scendono in piazza ogni settimana, per urlare il proprio dolore e il proprio dissenso.

Per la prima volta dall'inizio dell'occupazione, in tantissimə si interrogano sui rapporti dei propri paesi con I$ra3le, soprattutto per quanto riguarda il commercio di armi.

In realtà, dal 1948 il genocidio non si è mai fermato.

Noi chiediamo che il governo italiano smetta di sostenere il genocidio palestinese e interrompa l’invio di armi ad I$ra3le.

Noi chiediamo l’immediato embargo militare verso I$ra3le e la fine del genocidio palestinese.

Unisciti alla resistenza e aiutaci a fermare tutto questo.

Unisciti a Palestina Libera.

200 giorni di massacri, bombe e uccisioni indiscriminate di uomini, donne e bambinə palestinesi.

200 giorni di fame, sete e blocco degli aiuti umanitari.

Mentre il mondo continua a manifestare il suo dissenso nelle piazze e nelle università, gli Stati Uniti hanno ultimato il loro ultimo pacchetto di aiuti a I$ra3le, più di 26 miliardi, il più massiccio dal 7 ottobre.
Sì, oggi. Manca solo la firma di Biden.

Mentre a Gaza si scava per far emergere centinaia di cadaveri di civili da fosse comuni, create nel vano tentativo di nascondere questo orrore, i governi europei continuano a loro volta a guardare ai profitti e non alle vittime del massacro I$ra3lian0.
Continuando a inviare armi a I$ra3le e a sostenerla pubblicamente, arrestando chi si oppone, definendoci antisemiti.

Continua ⬇️