CasaPound, "Chiara Becchimanzi condannata per rissa in un processo dove fummo noi ad essere aggrediti"

Ci è giunta notizia che tale Chiara Becchimanzi, forse in cerca di notorietà, ha affermato di essere stata "menata da CasaPound", con tanto di processo concluso a suo favore. Smentiamo categoricamente quanto affermato dalla signora e procederemo a querela tramite i nostri legali.

L’unico processo dove si legge il suo nome, riguarda un’aggressione subita da 7 nostri militanti che, nel 2011 ad Ostia, furono attaccati da 20 attivisti dei centri sociali mentre affiggevano dei manifesti. La stessa Becchimanzi è stata condannata per rissa in primo grado, nel processo poi prescritto.

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Sul finire del secondo conflitto mondiale, in un’Italia martoriata dalla “guerra civile” e pronta ad essere riconfigurata in una nuova ottica “coloniale”, gli Alleati crearono diversi “campi di concentramento” allo scopo di rinchiudervi i prigionieri di guerra. Tra questi, vi fu il P.W.E 334 – edificato nel comune di Scandicci e preso in custodia dagli americani – la cui particolarità fu quella di diventare il carcere delle volontarie del “Servizio Ausiliario Femminile”.

Questo libro – unico nel suo genere – racconta una vicenda ancora sconosciuta, raccogliendo le testimonianze e i ricordi delle tante donne che – in quei mesi terribili – furono recluse dietro il filo spinato. Le delusioni, i sogni, le idee e le speranze di queste ragazze – dimenticate da una storiografia faziosa, che ha sempre omesso i crimini ad esse inflitti per mano dei cosiddetti “liberatori” – ritrovano una forma compiuta e una narrazione coerente, colmando un vuoto inquietante e colpevole.

Una fotografia reale e nitida, che fa luce su una pagina di storia importante e senza eguali, dove il protagonismo femminile si unisce alla difesa della Patria e la fedeltà alla parola data viene onorata fino alle estreme conseguenze.

Ti aspettiamo al Selvaggio!

Risale al 2018 la nostra proposta targata CasaPound, (riscontrabile in quello che fu il programma elettorale e trovabile negli articoli on line) che prevedeva ed in seguito richiedeva la creazione di specifiche unità della Polizia Municipale capaci di agire in perfetto coordinamento con le altre Forze di Polizia occupandosi esclusivamente dei reati più odiosi agli occhi del cittadino, ribaltando il concetto di sicurezza basato sul controllo a distanza da parte di videocamere e cercando di prevenire i reati con una presenza concreta ed idonea all'emergenza sicurezza che tocca Siena ormai da anni.

Complimentandoci con il gruppo della Biccherna ricordiamo quanto l'argomento sicurezza sia profondamente delicato e quanto richieda figure competenti professionalmente, per questo motivo siamo a disposizione per eventuali confronti. Dopo sei anni dalla nostra idea, che troviamo ancora oggi la più ovvia, ci auguriamo che questa proposta, che verrà presentata oggi in Consiglio comunale, possa finalmente essere messa in atto.

ARMAMENTO POLIZIA MUNICIPALE: "BENE LA PROPOSTA DELLE BICCHERNE MA IN RITARDO DI SEI ANNI"

Elezioni americane. Il punto di Adriano Scianca sul Primato Nazionale.

https://www.ilprimatonazionale.it/parla-il-direttore/trump-e-il-pericolo-ma-pure-la-salvezza-a-patto-di-capirlo-283781/?fbclid=PAZXh0bgNhZW0CMTEAAabieutiFLRpi0TAvyCPqwVauTT_3ppjy5_jU0cuVV9JhBJBjXYy6Yg4Zic_aem_SnZ4Tk3NvF_DYrJWwjRi1A

Sono passati ormai più di due anni dal famoso rave che si svolse lungo la Siena-Grosseto nel Comune di Murlo e sono passati più di due anni dalle tracce che lasciarono alcuni zombie tossici che lo vissero, i quali, nel pieno del pomeriggio furono avvistati ad imbrattare i muri in marmo di Piazza Amendola facendo ignobili firme e scrivendo in blu "dove è festa?".

Lungi da noi, voler essere ipocriti, la storia certifica e rivendichiamo che siamo sempre stati favorevoli a quelle tipologie di messaggi politici e sociali scritti talvolta anche con le bombolette spray sui muri, escludendo però, sempre e tassativamente i muri dentro le mura ed i muri delle abitazioni.

Fatte le dovute puntualizzazioni e raccontato da dove vengono tali ignobili ed inutili scarabocchi ci chiediamo come sia possibile che l'amministrazione comunale, (Giunta De Mossi prima e Giunta Fabio oggi) in due anni non siano riusciti a porre rimedio e cancellare queste schifezze scritte su ciò che si può tranquillamente considerare un monumento in un luogo di incredibile passaggio e valore storico.

SVEGLIA!