? J.L. Harouel,  "I diritti dell'uomo contro il popolo"

I diritti dell’uomo hanno permesso agli individui di sviluppare la loro libertà al riparo dagli arbitri del potere. Cosa succede quando l’ipertrofia dei diritti perverte lo scopo per cui erano nati, diventando una gabbia per la libertà stessa?

Secondo Harouel, i diritti dell’uomo si sono trasformati in una religione secolare suicida per gli occidentali, alla ricerca di un orizzonte pseudo-metafisico in cui credere. L’autore inquadra tale religione secolare all’interno di un percorso storico-filosofico iniziato con la gnosi e il marcionismo, cresciuto con le dottrine millenariste e impostosi con quelle socialiste. Dove un’identità va in frantumi, quella occidentale che si autodistrugge, un’altra identità forte, che Harouel indica nell’Islam radicale, tenta di affermarsi. Egli analizza il fenomeno partendo dalla Francia per allargare la prospettiva al resto d’Europa e del mondo occidentale.

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“Niente può modificare, attenuare, esaltare il tono, il valore, la gioia di un'anima. La propaganda, l'educazione, la violenza, l'interesse, la sofferenza e perfino il famoso Amore non raggiungono l'anima. All'anima non importa.
L'essenza di un uomo è immutabile. L'anima non impara nulla, non dimentica nulla. Non è venuta sulla terra per essere disturbata. L'anima è calda solo con il suo mistero. A lei importa. Lei lo difende. Le importa soprattutto di questo, contro ogni previsione. La morte che raffredda tutto non sempre si impadronisce dell'anima, si gestisce da sola.
L'ottone, il platino, il diamante non sono che sostanze flessibili, duttili, capricciose, molto impressionabili rispetto all'anima, alla terribile immutabilità di un'anima.
Niente può raggiungerlo. Dal primo all'ultimo respiro la stessa povertà, la stessa ricchezza, appunto. Tutte le chiacchiere, tutte le minacce, tutti gli incantesimi, tutti i sotterfugi vacillano, si dissipano davanti alla sua porta, senza mai penetrare.
Niente può impoverirlo, niente può arricchirlo, né l'esperienza, né la vita, né la morte. Se ne va come è venuta, senza chiederci nulla, senza toglierci nulla. »

✍? Louis-Ferdinand Céline
? La scuola dei cadaveri, Edizioni Denoël, 1938

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Haruki Murakami (1949-):

"Non esiste il vento perfetto. Devi semplicemente andare, e accettare qualunque vento soffia." (Kafka sulla spiaggia)
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FESTIVAL DELLA LETTERATURA DI MANTOVA DAL 4 all’8 SETTEMBRE!

Il settembre mantovano si apre tra le voci di scrittrici e scrittori da tutto il mondo riuniti dal Festivaletteratura, la kermesse letteraria più longeva d’Italia, quest’anno in programma dal 4 all’8 settembre.
Con oltre 300 eventi distribuiti in cinque giorni, la manifestazione, giunta quest’anno alla 28esima edizione, entrerà nelle strade di Mantova e toccherà temi di grande attualità, affrontando questioni come le guerre, le democrazie, le nuove generazioni, l’Africa e la diversità linguistica.

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