*🎧Audiolibro: Il Confederalismo Democratico di Abdullah Ocalan*

Un'introduzione a Ocalan e al suo scritto più celebre e influente, il confederalismo democratico

https://open.spotify.com/show/0Ixx9w5RNDcFBsCL0AlVnT?si=e9bBcateSJ61Qo5dcSsLPQ

*🗞D'Alema rivela le pressioni Usa per consegnare Öcalan, chiede la sua immediata liberazione*

L'ex Primo Ministro italiano Massimo D'Alema ha rivelato che gli Stati Uniti, sotto la presidenza di Bill Clinton, fecero pressione sull'Italia affinché consegnasse il leader curdo Abdullah Öcalan alla Turchia nel 1998, confermando il coinvolgimento degli Stati Uniti nel complotto internazionale contro il leader curdo. Parlando con Erem Kansoy in un'intervista esclusiva, D'Alema ha raccontato che Clinton lo aveva chiamato personalmente, chiedendo che l'Italia acconsentisse alla richiesta della Turchia di estradizione di Öcalan, mentre Öcalan era a Roma come richiedente asilo politico da due mesi.*

https://medyanews.net/dalema-reveals-us-pressure-to-hand-over-ocalan-calls-for-his-immediate-release/

*✌️ 13 OTTOBRE - CORTEO LIBERTÀ PER ÖCALAN!       
“UNA SOLUZIONE POLITICA PER LA QUESTIONE CURDA”*

📍CORTEO CITTADINO del
13/10 h.16 piazza XVIII Dicembre

⭐ Abdullah Öcalan, leader del Movimento di liberazione del Kurdistan, è imprigionato da 26 anni nell'isola - carcere di Imrali, in seguito a un complotto internazionale contro la sua persona che vede coinvolte UE, USA e Israele come mandanti e Turchia come esecutrice.
Il motivo del coinvolgimento di potenze globali nella sua cattura e poi incarcerazione è la forza della sua proposta politica.

🌱 Una proposta che parla direttamente ai nostri tempi e risponde alle contraddizioni della modernità dispiegata, lasciandosi alle spalle il modello dello Stato nazione e proponendo al suo posto forme di democrazia radicale. Sono tanti a dire che la rivoluzione curda è prima di tutto una rivoluzione antropologica, che combatte per una nuova umanità.

🌹 Quella curda è chiamata la rivoluzione delle donne perché "una società è libera quanto più le donne sono libere" e solo le donne possono aprire la strada per la liberazione dal patriarcato, il più antico di tutti i sistemi di oppressione.
Il patriarcato è la radice di ogni tipo di dominio, anche quello dell'essere umano sulla natura e sugli altri esseri viventi: combatterlo vuol dire combattere per una società più libera ed ecologica, che punti a costruire "relazioni di amicizia con un altro essere umano, un altro essere vivente, un albero, il sole, la natura e l'universo".

📣 L'imprigionamento di Öcalan è l'imprigionamento di queste idee. Un anno fa è stata lanciata la campagna internazionale di liberazione di Öcalan che reclama la sua liberazione fisica, contro le istituzioni occidentali e turche che perpetuano, oltre alla violazione di diritti umani, la criminalizzazione di una rivoluzione. A un anno dall'inizio della campagna ci riuniamo tutte e tutti in corteo cittadino.

*✌*Libertà per Öcalan, una soluzione politica per la questione curda

📍Ore 17:30 al CSOA La strada, Roma**

Incontro pubblico con Omer Ocalan, nipote del presidente Abdullah Öcalan e attualmente deputato alla Grande assemblea nazionale di Turchia per il partito DEM.

Parteciperanno:
Amedeo Ciaccheri - presidente Municipio Roma VIII
Francesca Ghirra - Deputata AVS
Alessandro Rapezzi - Segreteria Nazionale FLC CGIL
Giovanni Russo Spena - Comitato "Il Tempo è Arrivato -Libertà per Ocalan"
Michela Cicculli - Consigliera Comunale
Arturo Salerni - Avvocato
Modera: Alessio Arconzo - Attivista

In occasione del 26° anniversario del complotto internazionale che ha portato al rapimento di Abdullah Ocalan, si terrà un incontro pubblico con Ömer Öcalan, nipote del presidente Abdullah Öcalan e attualmente deputato alla Grande assemblea nazionale di Turchia per il partito DEM.

L'iniziativa servirà per rilanciare la campagna internazionale “Libertà per Öcalan, una soluzione politica per la questione curda”, lanciata lo scorso 10 ottobre 2023 a Strasburgo. La campagna è a finalizzata a porre fine all'isolamento del presidente Abdullah Öcalan, consentendo ai suoi avvocati e alla sua famiglia di fargli visita e, infine, di garantirgli la libertà, con l’obiettivo ultimo di rendere possibile una soluzione politica giusta e democratica alla questione curda in Turchia.

In questo ultimo anno la campagna ha organizzato su scala globale decine di migliaia di iniziative, mentre migliaia di persone di persone in tutto il mondo spedivano cartoline all'isola di Imrali, in un tentativo simbolico di rompere il suo isolamento disumano. Recentemente è stato sottoscritto un appello da 69 premi Nobel che chiedono il rilascio di Abdullah Öcalan e una soluzione politica alla questione curda. All’interno di questo quadro crescente di iniziative la campagna è risuscita ad essere ricevuta dal Comitato per la prevenzione della tortura (CPT).

*🌹Le Forze di Liberazione di Afrin (HRE) hanno annunciato la morte del loro co-fondatore Karker Tolhildan*

Karker Tolhildan è arrivato ad Afrin nel 2013 con un gruppo di guerriglieri dai Monti Amanos attraverso il confine turco-siriano. Proveniva dalla regione di Serhed nel Kurdistan del Nord (Bakur).

Per 10 anni ha difeso il Rojava, prima dagli attacchi del Fronte Al-Nusra, poi dell'ISIS e in seguito dello stato turco. Il gruppo di Amanos ha svolto un ruolo importante sia nella difesa della rivoluzione che nella lotta contro l'ISIS. I suoi membri hanno assunto ruoli di comando su vari fronti contribuendo alla rivoluzione nella Siria del Nord-Est. Alcuni membri del gruppo sono caduti in combattimento in questi anni, specialmente ad Afrin e Kobanê.

Quando lo stato turco ha invaso Afrin all'inizio del 2018, Karker Tolhildan ha coordinato la resistenza nel villaggio ezida di Qestel Cindo nel distretto di Şera. Dopo che la regione fu completamente occupata, fu uno dei fondatori dell'HRE, le unità che da allora combattono per la liberazione di Afrin.

"Ovunque si trovasse il comandante Karker, non c'era pessimismo né disperazione. Le sue parole erano coerenti con le sue azioni. Il suo atteggiamento, coraggio e audacia, ha preso posto nei cuori della gente di Afrin. Era di Serhed, ma era anche un combattente della resistenza di Afrin. Ha lasciato una grande eredità a tutto il nostro popolo e in particolar modo alla gente del Rojava. Il suo obiettivo più grande era la liberazione di Afrin e gli siamo debitori. Come HRE, continueremo a combattere finché non potremo tornare ad Afrin."

*?Testo della legge sull'amnistia generale della DAANES*
Legge n. 10 del 2024