Giriamo l'evento della @laboratoria_tfq_ud - con cui collaboriamo per questo tour di LIADLAND:

Proiezione di MYTHICAL CREATURES
e incontro con l'autrice LIADLAND

MERCOLEDI 4 SETTEMBRE dalle 19.30
presso lo Spazio Autogestito di Via de Rubeis 43, Udine

Liad Hussein Kantorowicz, in arte Liadland, è una performer, musicista, filmmaker, artista sex worker, migrante e attivista queer stabilitasi a Berlino.

Mythical Creatures (17:00’, 2022, v.o. sub english) è un breve documentario che si concentra sulla storia della prima azione diretta guidata da sex-worker in Palestina-Israele, condotta dai membri dell’Argaman Alliance nel 2019 in seguito all'approvazione di una legge che criminalizza il lavoro sessuale. La pellicola esamina come la distanza e il privilegio influenzino le prospettive attraverso le quali vengono raccontate le lotte dellx sex worker. Inoltre, solleva questioni relative ai mezzi di cui dispongono le minoranze per documentare e archiviare la propria storia mentre la creano.

A partire dal nostro posizionamento transfemminista e queer vorremmo aprire un dibattito su questioni rilevanti come il genocidio in corso in Palestina e la visibilizzazione delle persone queer palestinesi.
Come possiamo supportare e sviluppare delle lotte intersezionali in sostegno alle persone queer, razzializzate, migranti, sex worker congiuntamente alla questione Palestina? Liad suggerisce che “la rabbia è un buon punto di partenza per l'azione politica” tuttavia aggiunge “la rabbia non è sufficiente. È necessario collettivizzare, strategizzare, darsi reciproco sostegno emotivo”.

Ne parleremo assieme a Liad mercoledì 4 settembre presso lo Spazio Autogestito di Via De Rubeis, Udine.

LIADLAND - NO PRIDE IN GENOCIDE
Sabato 7 settembre @ Largo Santos ⏰ 18.00
Dibattito e cena + concerto + djset

Liad è una musicista, un'artista, una migrante perpetua, una diva queer trash e una maestra dei margini.
Vive fisicamente a Berlino, ma è emotivamente situata a Liadland, tra i continenti, nei luoghi in cui ha vissuto e dove si trova il suo cuore.
Porta con sé ritmi electro-bootielicious con influenze arabe come omaggio alla sua terra d'origine. Flussi audaci e impertinenti, un atteggiamento sexy e coraggioso, e la rivoluzione stessa nei suoi testi. Le sue ispirazioni spaziano dal classico hip-hop, ai movimenti punky d.i.y. degli anni '90, e alla cultura queer.
Le sue canzoni danno voce ai disadattati marginalizzati in modo intersezionale, creando uno spazio per invocare una rivoluzione, celebrare la vita e fare lutto.

il lavoro politico di Liad in Palestina e in Europa è stato d’ispirazione per i suoi interventi in stile kamikaze, spettacoli queer/burlesque e performance.
Concentrandosi sulla libertà della Palestina, sui diritti dell3 sex workers e sul movimento di liberazione queer, si è esibita nei più grandi festival di performance d'Europa: Impulstanz/Vienna, City of Women/Lubiana, Sommerfestival/Amburgo e la 10ª Biennale di Berlino.
Le sue metodologie performative creano uno spazio in cui chi è considerato deviato sessuale o politico puo’ sentirsi rappresentat*. Attraverso la manifestazione della vulnerabilità, usando il proprio corpo, la propria sessualità e la propria voce, porta questa esperienza scenica nel mondo della musica.

L'album di Liadland, "NOTHING TO DECLARE", è prodotto da Hanno Stecher, alias Kalpour. È un riferimento alla sua vita dedicata all'attivismo politico, al suo essere una compagna dalla bocca larga. È anche un segno del superamento delle frontiere tra nazioni, tra identità, tra mondi, e del tentativo di contenere tutte queste realtà e transizioni dentro di sé.

#noprideingenocide #triesteeventi #smarzatfq #smarzapride #alleyesonrafah #freepalestine #palestinalibera

Tagli alla sanità e chiusure dei consultori, malattie invisibilizzate, stigmatizzazione della sieropositività e inaccessibilità ai percorsi di affermazione di genere: sono solo alcune delle problematiche da cui è sorta la necessità di rimettere i nostri corpi al centro del discorso, in quanto soggetti, e non oggetti di azioni sanitarie istituzionali.

Martedì presenteremo insieme a @smarza_tfq la fanzine “Cura e salute: questione di tutt3”, per mettere in discussione un sistema che non conosce e ignora i nostri bisogni, e cercare delle risposte alternative ai luoghi di cura istituzionali, che molto spesso finiscono invece per risultare luoghi di violenza.

Creare salute dal basso significa partire da noi: dalle nostre individualità e dai nostri bisogni, per poi costruire risposte a tali esigenze senza dover delegare le pratiche di salute a un’istituzione sorda alle soggettività marginalizzate e che spesso invece pensa ai propri interessi.

Vi aspettiamo alla Burjana Outdoor!

?Martedì 11 saremo in Campo san giacomo alla prima Burjana outdoor dell'anno per preparare gli ultimi materiali verso la Smarza Pride del 15 giugno!!

Musica, socialità e ultimi preparativi!?

Ci siamo quasi!
#smarzapride