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Buona estate a tutti. Ogni tanto come sapete si fa capolino. Come sempre ci sono in ballo delle novità ma lo scopriremo tutti (come recita la celebre canzone...) solo vivendo!

Ciao a tutti e buona domenica, come state? Noi un po' defilati ma come sempre supervisioniamo la situazione. Stasera andremo alla sagra della pizza e nel frattempo cerchiamo di passare il tempo al meglio con il revival anni 70 e 80 e gli eventi da recensire ecc... Guardate qua sotto, un regalo che speriamo gradito a voi con il suo carico di risate. P.S. comici tra i più grandi di tutti i tempi se non addirittura i migliori. Buon proseguimento??

Per oggi (e volutamente) non ci addentriamo su temi più impegnativi che molto probabilmente riaffronteremo da domani. Grazie come sempre e a domani???

Fino a pochi anni fa, ho scritto anche brevi racconti e filastrocche per Focus Pico, il mensile per bambini della Mondadori.
7) A quale storia Disney in generale sei più legato e perché?
Delle straniere, “Paperino e il mistero degli Incas” (nota come la storia delle uova quadre) di Carl Barks.
Ci trovo dentro il Paperino che piace molto a me, quello avventuroso ma divertente nel contempo.
Delle storie italiane, invece, Paperino e la leggenda dello Scozzese Volante di Scarpa, un capolavoro che non ha bisogno di commenti.
? Per quanto riguarda le tue storie a quale sei più legato e perché?
Come molti sanno, “Zio Paperone e la formula della ricchezza”.
E’ la mia storia in cui sono riuscito a caratterizzare, nel modo per me più soddisfacente, tutti i personaggi, non soltanto i protagonisti (Zio Paperone e Brigitta) costruendo una lunga trama intrisa di avventura, romanticismo e humor.
Inoltre, i disegni ispirati di Romano Scarpa hanno dato vita, espressività ad ogni sfumatura della storia.
Sembrava che Scarpa leggesse tra le righe delle sceneggiatura, nella mia mente.
I colori di Leopoldo Barberini, poi, sono a dir poco fantastici.
Continua....

INTERVISTA A CARLO PANARO PARTE PRIMA
Ciao Carlo, presentati brevemente (per chi ancora non ti conoscesse) ai nostri lettori.
Piccola premessa: ti ho voluto intervistare perchè sono, da oltre 40 anni, appassionato del mondo Disney (in particolare dei suoi fumetti) e sono collezionista di Topolino libretto dal lontano 1983.
Aggiungo che la tua figura mi ha sempre rassicurato perchè, con sobrietà e competenza, hai accompagnato con grande classe e simpatia le mie letture e quelle di tutti gli appassionati Disney.
R) Sono nato a La Spezia l’8 dicembre 1962.
Mi sono diplomato in ragioneria ma… non ho mai messo a frutto il mio titolo di studio perché dal maggio 1985 ho intrapreso l’attività di soggettista e sceneggiatore che porto avanti tuttora con lo stesso entusiasmo e passione dei miei inizi.
1) Qual è il tuo personaggio Disney preferito e perché?
Un terzetto a pari merito: Paperino, Topolino e Zio Paperone. Paperino perché somiglia a quello che siamo, vive i problemi della vita quotidiana mettendoci tanta buona volontà per risollevarsi e cercare un piccolo posto al sole.
Topolino perché è l’uomo positivo (attenzione: non “perfettino”!).
E’ l’amico che non delude, non tradisce, sempre pronto a dare una mano.
Zio Paperone perché ha un risvolto di grande umanità che nasconde abilmente sotto l’aria del duro.
2) Quali testate Disney o di altri fumetti collezioni?
Attualmente colleziono soltanto “Topolino”.
Ho la casa piena di fumetti vari collezionati nel corso dei decenni!
In passato, ho collezionato Gli Albi di Topolino, i Classici, I Grandi Classici, Paperino…quasi tutte le testate Disney.
Per alcuni anni ho collezionato Alan Ford ed Il Giornalino delle Edizioni San Paolo.
Ho anche acquistato, seppure non con continuità, fumetti Bonelli e Diabolik.
3) Una domanda leggermente scomoda ma a cui tengo tu risponda: concordi con i lettori e collezionisti della "vecchia guardia" che dichiarano di preferire il vecchio Topolino rispetto a quello attuale? (specificando che per "vecchio" intendo il "Topo" dagli anni '80 in giù, arrivando ai primi fascicoli del libretto anni '40)
Secondo me “Topolino” è lo specchio dei tempi.
Il “Topolino” di fine anni ’40 rispecchiava tematiche, modo di vivere della società uscita dalla guerra.
Poi c’è stato il “Topolino” del boom economico, quello dei primi cellulari, computer…
Il “Topolino” di oggi riflette il mondo attuale.
Non credo si possa preferire un “Topolino” in assoluto, sarebbe come amare soltanto il modo di vivere di certi anni.
Diverso è il discorso se viene impostato sul “Topolino” a cui siamo più affezionati.
In questo caso per molti il “Topolino” più amato è quello degli anni dell’infanzia.
In questo senso io sono più legato affettivamente al “Topolino” che va dal 1969 al 1972.
4) Esiste una tua "musa ispiratrice" per le tue storie?
Seguo la mia fantasia… in generale, osservo e rifletto sul mondo, sulla vita intorno a me.
5) Che rapporto avevi con il compianto maestro Romano Scarpa che, se non erro, ti definì, a suo tempo, come "uno dei migliori autori degli anni '90"?
E’ vero, Scarpa me lo disse al Meeting Disney del 1991.
Massimo Marconi (capo redattore di Topolino in quel periodo) ricorda spesso che chiedeva in redazione le mie storie… si trovava molto bene.
Umanamente il rapporto che ho avuto con Scarpa è stato eccellente: ci siamo visti ai vari meeting cinque o sei volte e sentiti un paio per telefono.
Con me è sempre stato gentilissimo… quasi paterno, direi. Una persona squisita.
6) Hai avuto importanti collaborazioni con altri editori, vuoi accennare le più significative dal punto di vista umano e professionale?
Oltre che con le pubblicazioni Disney ho collaborato per alcuni anni, nei primi anni 2000 circa, con Il Giornalino delle Edizioni San Paolo e con Prezzemolo, la mascotte del Parco di Gardaland.
Per Il Giornalino ho scritto diverse decine di piccoli gialli della serie “Zia Agatha” e qualche breve storia libera. Anche per Prezzemolo ho scritto alcune decine di storie.

Buona serata a tutti???

Ancora la storia del Ponte???

Ponte sullo Stretto, Salvini: “Farò di tutto per aprire i cantieri nel 2024”

✔️Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ha ribadito la volontà di portare avanti il progetto del Ponte sullo Stretto.

?“E’ studiato, approfondito e verificato da centinaia di esperti. Chi dice che crolla e che non resiste al vento è perché ignora quello che gli ingegneri negli anni hanno strutturato. Farò di tutto per aprire i cantieri nel 2024”, ha affermato il ministro detto ai microfoni di Rtl 102.5

〰️Parlando dell’inchiesta in Liguria, Salvini ha dichiarato che “spera che quello che è accaduto non blocchi tutti i cantieri aperti a Genova e in Liguria: penso alla diga di Genova, al tunnel sotto al porto, al terzo valico, all’alta velocità tra Genova-Torino Milano”. “Penso che in un Paese civile si è colpevoli quando condannati in tribunale, non su un giornale, e che nessuno debba dimettersi senza che sia stato condannato, altrimenti torniamo in Unione Sovietica. Spero che la giustizia faccia in fretta”, ha aggiunto.

@tutti_i_fatti

Buon pranzo, non so se ci riaggiorneremo dopo. Tutto sembra in fase di stanca anche se il fuoco cova sotto la cenere...Vedremo se e come succederà qualcosa di clamoroso o ci si trascinerà in queste mezze misure...