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Precisazioni necessarie
Salute a tutti, e primi fra essi i meritevoli.
Ancora 48 ore di impegni, di incontri, di banali fatiche e di riallineamento delle incombenze rimaste in sospeso e mi prenderò qualche giorno di riposo.
Sono trascorsi due giorni ed eccomi qui a fornire le mie considerazioni agli amici ed ai consimili nonché alcune “precisazione necessarie” ai soloni del mainstream e guardoni vari, di varie “razze” e nature.
Sui motivi intimi che ci hanno spinto a realizzare questa giornata di celebrazione di Dasha non mi soffermo. Chi li conosce non ha bisogno di spiegazioni, chi li intuisce idem, chi non li ha compresi e li volesse conoscere non ha semplicemente il diritto, così come non ha la possibilità di accedere ai nostri forzieri ricolmi di idee, di sogni, di bellezze, di sentimenti ed altre varie verticalità.
Era di fondamentale importanza che l’Italia fosse in prima linea in questo frangente. L’Idea Multipolare va difesa, custodita e riaffermata. La teoria del mondo mulpolare del Prof. Dugin va divulgata. L’Italia è il Paese-laboratorio dove si testano nuovi modelli sociali e politici. L’Italia è quel Paese che conserva l’80% del patrimonio artistico universale. Per questi motivi suddetti nel 1918 a Palazzo Reale lanciammo con il Prof. Dugin ed altri amici ed artisti russi il movimento EurasiArt. Lo scopo ? Declinare con un linguaggio universale, ovvero l’Arte, qui intesa in tutte le sue discipline, la dimensione oggettiva e la dimensione soggettiva del passaggio in corso tra un mondo che muore ed un nuovo mondo che sorge. L'agonica fine della modernità e l’incontro con il postmoderno. Originariamente la visione di un mondo multipolare era negata a prescindere, anche se di fatto contrapposta e quindi esistente, alla visione unipolare. Oggi siamo già ad una fase avanzata di questo scontro. La profonda crisi del “gendarme americano”, arbitro e garante per i conflitti nel mondo, ha di fatto sancito non solo l’esistenza ma anche i continui successi ed affermazioni della visione multipolare. Il conflitto in corso in questa terza fase della guerra culturale si è tuttavia ulteriormente verticalizzato. Oggi siamo co-protagonisti o testimoni di uno scontro terribile che vede la contrapposizione del Mondo Multipolare contro il mondo non – polare, ovvero una contrapposizione tra il pensiero ed il Nulla.
Il Nulla in questo caso va accolto nell’accezione per niente ironica, anzi mostruosamente minacciosa, di buio mortale. L’Arte, come già esposto in occasione della fondazione di EurasiArt il 4 di novembre del 1918 a Milano è l’arma più terribile di cui l’uomo dispone e pertanto abbiamo ritenuto di celebrare Dasha, simbolo assoluto di valori, di identità, di bellezza, di guida spirituale, di lotta, di una kultur dalle radici immortali, con alcune discipline artistiche che hanno incarnato per l’appunto la visione multipolare.
Dove c’è una Via c’è una Volontà e dove c’è una Volontà c’è una Via.
Questo è uno dei significati sottesi alla giornata del 20 Agosto.
Mentre i più umili ovvero anche i più preziosi tra i giovani lavoratori ancora hanno incollate sulla loro pelle la maglietta di Dasha con una delle sue citazioni più belle, più dirette e più abissali i vermilingui odiatori del mainstream stentano ad accettare l’irreversibilità di questo tsunami del pensiero che è la visione multipolare. Ebbene a costoro che annaspano nel loro livore, a costoro che spiano come guardoni bavosi la bellezza, rivolgiamo un appello.
Fatevene una ragione.
Audio da Rinaldo Graziani
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