Online ci sono varie pagine dedicate alle meraviglie della "ingegneria slava", ovvero agli incredibili e spesso pericolosissimi (per chi li usa) accrocchi realizzati probabilmente sotto l'effetto di bevande inebrianti: la "blyat-mobile" ne rappresenta certamente l'apice, e io spero presto in una produzione in serie.

Mentre le truppe russe prendono il controllo delle ultime case di Pervomajsk, dopo un anno e mezzo di combattimenti, la guerra inizia sempre più a somigliare a qualcosa prodotto dagli sceneggiatori di Mad Max.
In un settore imprecisato del fronte sempre i russi si sono inventati una mostruosità colossale, variamente chiamata "il fienile", "lo scarafaggio" e "la blyat-mobile", che resta il nome migliore. Hanno ricoperto di lamiere un T-72 dotato di rullo sminatore KМТ-4 e lo hanno mandato ad aprire la strada a una colonna blindata, con successo visto che a giudicare dai filmati il mezzo, che non passa inosservato, ha resistito sostanzialmente a tutto. Alla fine gli ucraini hanno distrutto l'hangar dove era ricoverato, segno evidente che sono rimasti colpiti anche loro dalle sue prestazioni (ma bisogna poi vedere se si tratta davvero dello stesso mezzo). Ad ogni modo, nonostante la mole e il senso di sgomento che suscita si tratta di una cosa semplicissima da realizzare (nell'ultima foto un dettaglio della struttura - non proprio elaboratissima) e magari ne vedremo in giro altri.

Come era prevedibile, il passaggio di "Ratibor" e di parte della Wagner ai ceceni di "Akhmat" ha sorpreso molti e sta generando non poche polemiche negli ambienti russi più oltranzisti. Il canale Telegram "GREY ZONE", che ha legami con le unità dei "soldati di ventura" (non solo russi), ha dato voce al malcontento con un post piuttosto lungo (https://t.me/grey_zone/22657 e il successivo, che Telegram per motivi che mi sfuggono non mi lascia copiare), intitolato "Sangue. Onore. Giustizia. Patria. Coraggio. Devozione". Dopo avere ribadito che la sua scelta non viene condannata (a differenza di quanto fanno altri canali), sostiene però che la sua salute non sia più buona e addirittura che la causa stia nel fatto che è stato avvelenato dopo la sua partecipazione alla rivolta di Prigožin (ah, questi veleni russi che non uccidono mai nessuno...). La salute precaria sarebbe stata la scusa per impedirgli di tornare in servizio, nonostante lui (sempre a detta del canale) abbia provato a unirsi ad altre unità di "musicisti", come la Konvoj che è di base in Crimea e il cui comando è formato da ex-Wagner (della Konvoj si sa pochissimo, a differenza di altre compagnie. Uso ovviamente a sproposito il termine ex-Wagner perché, come dicono loro, "бывших музыкантов не бывает" - "non ci sono ex musicisti", nel senso che non si smette mai di esserlo, che poi è il motto di tutti i reparti di questo tipo, "Légionnaire un jour, légionnaire toujours" eccetera), ma non gli è stato permesso, così come non gli è stato permesso di raggiungere i reparti Wagner che sono rimasti in Africa, e che si sono rinforzati con altri volontari dopo che la Wagner è stata sbandata. Da un lato, quindi, la sua scelta di unirsi ai ceceni per continuare a combattere è comprensibile; dall'altra ci si chiede come funzionerà la cosa, visti gli screzi pregressi tra i "musicisti" e quelli che poco carinamente venivano da loro definiti "Tiktokers", aggiungendo anche dettagli interessanti su un presunto allontanamento dei ceceni dai territori occupati su richiesta dell'esercito e dei civili - ed è per questo, si lascia intendere, che ora "Akhmat" è in Russia, quindi sotto controllo più stretto, e insieme alle guardie di frontiera. Ma i motivi di questo allontanamento non sono noti, se mai l'allontanamento c'è stato davvero.

Telegram

GREY ZONE

•КРОВЬ. ЧЕСТЬ. СПРАВЕДЛИВОСТЬ. РОДИНА. ОТВАГА. ПРЕДАННОСТЬ• Что ж, сам того не желая, но всё-таки приходится часто комментировать тяжёлые новости и происходящие вокруг события связанные с «Группой Вагнера». И коль уж в 2019 году при создании данного телеграмм…

(questa volta la reaction da clown me la metto da solo)

Nelle settimane scorse ho pubblicato, sul mio profilo Telegram, lo scritto qui
riprodotto nella sua prima parte.
In tale scritto assumevo, contro il vero, che quello di Angelica Albi (utente
@angelica_albi) fosse un profilo falso e che Angelica Albi “non esiste”.
Sempre contro il vero, assumevo che il profilo in questione fosse gestito da
professionisti che agivano sotto copertura.
Ho provveduto a rimuovere tale scritto, il cui contenuto mi impegno a non divulgare ulteriormente, e formulo le mie scuse alla signora Angelica Albi anche per le espressioni gratuitamente offensive da me adoperate nei suoi confronti.

Francesco Dall’Aglio

(il secondo link non funziona e non so perché - è il testo della legge del 9 maggio, lo screenshot che ho allegato è il primo paragrafo).

C'è da chiedersi come stia reagendo Zalužnyj. Come reagisce di solito, postando una foto che lascia intendere che gode di un certo sostegno in determinati ambienti. E se quattro giorni fa, quando per la prima volta la faccenda è venuta fuori, ha postato una foto insieme al Capo di Stato Maggiore, stavolta ha scelto un altro target ed è comparso insieme ad Andrii Stempitskii. E chi è, direte voi? Al di là della fedina penale che pure è interessante (arrestato e incarcerato per atti terroristici e sequestri vari nei tempi eroici pre-Maidan) nel 2012 è diventato il comandante del battaglione Bandera dell'associazione nazionalista "Trizub", uno dei fondatori di Pravyj Sektor e poi il comandante del Corpo Volontari Ucraini (Добровольчий український корпус, abbreviato in DUK), ossia la milizia armata della stessa organizzazione ora inquadrata nelle FFAA ucraine come 67a brigata meccanizzata "DUK", che comanda ancora adesso e con i quali (dice) si trova al fronte, anche se non pare ci si faccia vedere spesso. Insomma, uno che pare creato apposta dall'ufficio propaganda del Cremlino per dire che in Ucraina ci stanno quelli là.

Gli huthi, in queste cose, mi ricordano un po' quei personaggi folkloristici napoletani che fino più o meno a metà degli anni '90 si buttavano nelle peggiori tarantelle (come diciamo noi) strillando "tanto ije tengo 'e ccarte ca so' ppazzo", ergo delle ipotetiche conseguenze delle loro azioni non gli importava nulla dato che la loro infermità mentale era certificata. Solo che non erano pazzi per niente, anzi erano dei gran furbacchioni. E pure gli huthi.

In primo luogo non è andata così - hanno comunicato che avrebbero intenzione di colpire il gruppo che ha organizzato l'attacco, sicuramente sponsorizzato dall'Iran, ma non bersagli militari su territorio iraniano, e volevano assicurarsi che a questa ritorsione non ne sarebbero seguite altre. In secondo luogo, a me pare sempre ottimo che ci siano dei canali di dialogo, pur se gestiti tramite paesi terzi, e che ci sia in generale l'idea di evitare escalation incontrollate. In terzo luogo, è bene che, almeno in Medio Oriente, gli USA inizino a fare un esame di realtà. Al momento (e forse mai) non hanno né i mezzi né soprattutto la logistica per colpire l'Iran senza rischiare di subire più danni di quanti ne infliggeranno, nonostante i sogni dei NAFO di armate navali e aeree che vadano allo sterminio dei beduini (tanto iraniani, iracheni, afghani sono la stessa cosa, no?), ed è bene che gli psicopatici alla Lindsey Graham bercino quanto vogliano su Twitter ma non vengano ascoltati a Washington. Certo, è possibile che l'esame di realtà sia dovuto principalmente al desiderio di non impantanarsi in un'altra forever war con grossi rischi nell'anno delle elezioni, e che tutto cambierà a novembre. Ma per ora è meglio così.

PS - sì, sono veramente molto arrabbiato con Rob Lee, al quale devo molte delle cose che so (e lui ne sa infinitamente molte più di me), e vederlo diventare letteralmente dalla sera alla mattina il megafono del Ministero della Difesa USA mi ha dato parecchio fastidio. Ok, lo pagano loro, ma c'è modo e modo.