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Mir🌹Mir🌹Mir🌹

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𝘿𝙤𝙫𝙚 𝙙𝙪𝙚 𝙤 𝙩𝙧𝙚 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙧𝙞𝙪𝙣𝙞𝙩𝙞 𝙣𝙚𝙡 𝙈𝙞𝙤 𝙉𝙤𝙢𝙚... 𝙄𝙤 𝙎𝙤𝙣𝙤 𝙞𝙣 𝙢𝙚𝙯𝙯𝙤 𝙖 𝙡𝙤𝙧𝙤. 🙏
Per contatti: mir.vivamaria@gmail.com
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Medicina de la buena

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5 days, 11 hours ago

ℚ𝕦𝕒𝕝𝕖 𝕗𝕖𝕝𝕚𝕔𝕚𝕥𝕒' 𝕡𝕖𝕟𝕤𝕒𝕣𝕖 𝕔𝕙𝕖 𝕚𝕝 𝕓𝕦𝕠𝕟 𝔻𝕚𝕠, 𝕝𝕒 𝕋𝕣𝕚𝕟𝕚𝕥𝕒' 𝕥𝕦𝕥𝕥𝕒 𝕚𝕟𝕥𝕖𝕣𝕒 𝕔𝕚 𝕘𝕦𝕒𝕣𝕕𝕒, 𝕖' 𝕚𝕟 𝕟𝕠𝕚, 𝕖 𝕤𝕚 𝕔𝕠𝕞𝕡𝕚𝕒𝕔𝕖 𝕒 𝕣𝕚𝕞𝕚𝕣𝕒𝕣𝕔𝕚!

𝘚𝘢𝘯𝘵𝘢 𝘛𝘦𝘳𝘦𝘴𝘢 𝘥𝘪 𝘓𝘪𝘴𝘪𝘦𝘶𝘹

5 days, 20 hours ago

“Non ritengo tuttavia la mia vita meritevole di nulla, purché conduca a termine la mia corsa e il servizio che mi fu affidato dal Signore Gesù, di rendere testimonianza al messaggio della grazia di Dio.”

- Atti 20:24

5 days, 21 hours ago

Commemoratio:S. Joannis Papæ et Martyris IS. Bedae Venerabilis Confessoris et Ecclesiae Doctoris 

Epistola
Dalla seconda lettera di san Paolo apostolo a Timoteo.
2 Tim 4:1-8
Carissimo: Ti scongiuro davanti a Dio e a Gesù Cristo, che ha da venire a giudicare i vivi ed i morti, per la sua venuta e per il suo regno: predica la Parola, insisti a tempo opportuno e fuori tempo. Riprendi, esorta, sgrida con paziente insegnamento; perché verrà tempo in cui la gente non potrà sopportare la sana dottrina, ma per assecondare la propria passione e per prurito di novità, si creerà una folla di maestri, e per non ascoltare la verità andrà dietro a favole. Ma tu veglia sopra tutte le cose, sopporta le afflizioni, compi l'ufficio di predicare il Vangelo, adempi il tuo ministero e sii temperante. In quanto a me, il mio sangue sta per essere versato come una libazione e il tempo del mio scioglimento dal corpo è vicino. Ho combattuto la buona battaglia, ho conservato la fede. Non mi resta che ricevere la corona di giustizia, che mi darà in quel giorno il Signore, giusto giudice; e non solo a me, ma anche a quelli che desiderano la sua venuta.
R. Grazie a Dio.

Graduale
Ps 36:30-31
La bocca del giusto esprime sapienza e la sua lingua parla giudizio.
V. Ha nel cuore la legge del suo Dio e i suoi passi non sono esitanti. Alleluia, alleluia.
Eccli 45:9
Il Signore lo ha amato e lo ha colmato d'onore: lo ha rivestito di una veste di gloria. Alleluia.

Vangelo

Seguito +︎ del Santo Vangelo secondo Matteo.
R. Gloria a Te, o Signore!
Matth 5:13-19
In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli: «Voi siete il sale della terra. E se il sale perde la sua virtù, come lo si riattiverà? Non è più buono che ad essere gettato via e calpestato dalla gente. Voi siete la luce del mondo. Non può rimanere nascosta una città posta sopra un monte. Né si accende la lucerna per riporla sotto il moggio, ma sul candeliere, perché faccia lume a quanti sono in casa. Così risplenda la vostra luce dinanzi agli uomini, affinché vedano le vostre opere buone e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli. Non crediate che io sia venuto ad abrogare la Legge o i Profeti, ma a completare. In verità vi dico che finché non passi il cielo e la terra non passerà un solo iota o un apice solo della Legge, che tutto non sia compiuto. Chi pertanto violerà uno dei minimi di questi comandamenti e insegnerà così agli uomini, sarà tenuto minimo nel regno dei cieli; ma colui che avrà operato ed insegnato, sarà tenuto grande nel regno dei cieli».
R. Lode a Te, o Cristo.
S. Per questi evangelici detti siano perdonati i nostri peccati.

2 weeks ago

Maria Simma mistica austriaca che per anni ebbe contatti con le anime purganti nel libro “Il meraviglioso segreto delle anime del Purgatorio”
ci racconta:

Per evitare il Purgatorio nulla vale tanto quanto la carità (p. 32).
Si va in Purgatorio specialmente per i peccati contro la carità, contro l’amore del prossimo, per la durezza del cuore, per l’ostilità, per la maldicenza e per la calunnia (p. 28).
E’ l’anima stessa che vuole andare in Purgatorio per purificarsi, prima di entrare in Paradiso (p. 26). Non c’è in esse alcun senso di rivolta verso la sofferenza, perché vogliono purificarsi e comprendono che le sofferenze sono per questo necessarie (p. 49).
E’ vero che le sofferenze minime del Purgatorio sono superiori alle massime della terra (come dice S. Tommaso) ma in maniera simbolica, cioè nel senso che fanno più male all’anima (p. 54).
Nessuna vuole tornare sulla terra, perché le anime del Purgatorio hanno una conoscenza di Dio infinitamente superiore alla nostra (p. 26).
Il mezzo più efficace per le anime del Purgatorio è la S. Messa. Esse vedono il giorno dei loro funerali (pp. 38-39).
A tutti Dio dà alcuni minuti, prima della morte, per pentirsi dei propri peccati; in questo lasso di tempo l’anima rivede la propria vita come un film (p. 51). Di fronte a qualcuno che sta per morire bisogna dirgli la verità (p. 52).
Al Purgatorio vengono a far visita Maria e San Michele; inoltre è sempre vicino l’Angelo custode (p. 55).

Maria Simma racconta le anime del Purgatorio provano gioia e speranza in mezzo alle loro sofferenze?
Sì, nessuna anima vorrebbe tornare dal Purgatorio sulla terra perché esse hanno una conoscenza di Dio infinitamente superiore alla nostra e non potrebbero mai più decidersi di ritornare nelle tenebre di questo mondo .
Nel purgatorio, anche se il dolore dell’anima è terribile, la certezza che si ha di vivere con Dio è così forte e incrollabile che la gioia di questa certezza oltrepassa persino il dolore.
E per nulla al mondo le anime vorrebbero tornare a vivere sulla terra dove non si è mai sicuri di nulla.

(da un'intervista di Suor Emmanuel)

Chi può reciti un Rosario in suffragio delle Anime del Purgatorio 🙏🏻**

2 weeks ago

𝙉𝙤𝙫𝙚𝙣𝙖 𝙖 𝙎𝙖𝙣𝙩𝙖 𝙍𝙞𝙩𝙖 𝙙𝙖 𝘾𝙖𝙨𝙘𝙞𝙖
🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹🌹
(La Novena in onore di Santa Rita viene recitata per intero ogni giorno dal 13 al 21 maggio, da soli o insieme ad altre persone).

+ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

1. Ti onoriamo, o’ santa di Cascia, per la tua fedeltà alle promesse battesimali. Intercedi per noi presso il Signore perché viviamo con gioia e coerenza la nostra vocazione alla santità, vincendo il male con il bene.

Gloria al Padre

2. Ti onoriamo, o’ gloriosa Santa Rita, per la tua testimonianza di amore alla preghiera in tutte le età della vita. Aiutaci a rimanere uniti a Gesù perché senza di Lui non possiamo far nulla e solo invocando il suo nome possiamo essere salvati.

Gloria al Padre

3. Ti onoriamo, o’ santa del perdono, per la fortezza e il coraggio che hai dimostrato nei momenti più tragici della tua vita. Intercedi per noi presso il Signore perché superiamo ogni dubbio e paura, credendo nella vittoria dell’amore anche nelle situazioni più difficili.

Gloria al Padre

4. Ti onoriamo, o’ Santa Rita, esperta della vita familiare, per l’esempio di virtù che ci hai lasciato: come figlia, come sposa e madre, come vedova e suora. Aiutaci perché ciascuno di noi valorizzi i doni ricevuti da Dio, seminando speranza e pace attraverso il compimento dei doveri quotidiani.

Gloria al Padre

5. Ti onoriamo, o’ santa della spina e della rosa, per il tuo amore umile e vero a Gesù crocifisso. Aiutaci a pentirci dei nostri peccati e ad amarlo anche noi con i fatti e nella verità.

Gloria al Padre

🌹PREGHIERA LITANICA 🌹

Il frutto dello Spirito è l’amore.
Tu, Rita, lo hai vissuto.

Ottienilo per noi.

Il frutto dello Spirito è la pace.
Tu, Rita l’hai vissuta.

Ottienilo per noi.

Il frutto dello Spirito è la gioia.
Tu, Rita l’hai vissuta.

Ottienilo per noi.

Il frutto dello Spirito è la pazienza.
Tu, Rita l’hai vissuta.

Ottienilo per noi.

Il frutto dello Spirito è il perdono.
Tu, Rita lo hai vissuto.

Ottienilo per noi.

Il frutto dello Spirito è la purezza.
Tu, Rita l’hai vissuta.

Ottienilo per noi.

Il frutto dello Spirito è la fedeltà.
Tu, Rita l’hai vissuta.

Ottienilo per noi.

Il frutto dello Spirito è il dominio di sé.
Tu, Rita lo hai vissuto.

Ottienilo per noi.

Il frutto dello Spirito è la speranza.
Tu, Rita l’hai vissuta.

Ottienilo per noi.

Padre nostro

PREGHIERA CONCLUSIVA

Signore Gesù, oggi, attraverso le mani di Santa Rita, noi ti presentiamo le nostre situazioni personali e il nostro immenso desiderio di bene per le nostre famiglie e le nostre comunità.
Manda su di noi, o’ Cristo Gesù, lo Spirito Santo, perché i nostri atteggiamenti e le nostre parole, come quelli di Santa Rita, siano ispirati al tuo Vangelo e guidati dalla tua grazia.
Tu sei Dio e vivi e regni con il Padre e lo Spirito Santo nei secoli dei secoli.
Amen.

Per intercessione di Santa Rita ci benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo.
Amen.

2 weeks ago

Sabbato in Vigilia Pentecostes 

Epistola
Dagli Atti degli Apostoli.
Acts 19:1-8
Or avvenne che mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le provincie superiori, giunse ad Efeso e vi trovò alcuni discepoli, e disse loro: «Avete voi ricevuto lo Spirito Santo quando avete abbracciato la fede?». Ma quelli risposero: «Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia lo Spirito Santo». Ed egli a loro: «Con qual battesimo, adunque siete stati battezzati?» E quelli dissero: «Col battesimo di Giovanni». E Paolo: «Giovanni battezzò il popolo con battesimo di penitenza, dicendo che credessero in Colui che doveva venire, cioè Gesù». Udite tali cose, furono battezzati nel nome del Signore Gesù. E, avendo Paolo imposto loro le mani, sopra di essi venne lo Spirito Santo, e parlavano le lingue, e profetavano. Questi eran circa dodici uomini in tutto. Ed entrato nella sinagoga, parlava liberamente, disputando per tre mesi e rendendo ragione del regno di Dio.
R. Grazie a Dio.

Graduale
Allelúia
Ps 106:1
V. Rendete grazie al Signore: il suo amore è per sempre.
Ps 116:1-2
Popoli tutti, lodate il Signore, esaltatelo, o genti!
V. È forte il suo amore per noi, la verità del Signore è per sempre.

Vangelo

Seguito +︎ del Santo Vangelo secondo Giovanni.
R. Gloria a Te, o Signore!
Joannes 14:15-21
In quel tempo: Disse Gesù ai suoi discepoli: «Se mi amate, osservate i miei comandamenti. E io pregherò il Padre e vi darà un altro Confortatore, affinché resti sempre con voi, lo Spirito di verità, che il mondo non può ricevere, perché non lo vede, né lo conosce: voi però lo conoscerete, perché dimora in voi e sarà in voi. Non vi lascerò orfani: verrò a voi. Ancora un po', e il mondo più non mi vedrà; ma voi mi vedrete, perché io vivo, e voi pure vivrete. In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me, e io in voi. Chi tiene presenti i miei comandamenti e li osserva, quello davvero mi ama; e chi ama me, sarà amato dal Padre mio, e io l'amerò e gli manifesterò me stesso».
R. Lode a Te, o Cristo.
S. Per questi evangelici detti siano perdonati i nostri peccati.

3 weeks ago
3 weeks ago

di Pino Cabras
Non mi è mai piaciuto l’untuoso alone “monarchico” con cui il sistema politico e mediatico ha deformato l’approccio al Presidente della Repubblica, fino a ripararlo dalle critiche come un’entità super partes, dal corpo politico intoccabile, per definizione avulso dalla lotta politica contingente. Credo che questa deriva monarchica sia contro lo spirito democratico repubblicano. E se il presidente si allontana da tale spirito, come avviene ormai da decenni, non per questo sarebbe ammissibile che egli si sentisse vilipeso se qualcuno glielo ricordasse.
Il 7 maggio 2024 il Capo dello Stato ha fatto rimbombare nella sala dell’Assemblea generale dell’Onu unarequisitoria contro la Russia, accusata «di avere riportato la guerra nel cuore del continente europeo» e di aver «avviato una nuova corsa agli armamenti», rimarcando che non va bene «una soluzione che premi l’aggressore e mortifichi l’aggredito. Creando un precedente di grande pericolo per tutti».
Interessante. Diventa perciò opportuno ricordare al Presidente chi è che aveva riportato una guerra di grandi proporzioni in Europa, con l’aggressione a uno stato sovrano e un massiccio e prolungato bombardamento che provocò molti lutti e infine una menomazione che mortificò l’aggredito e premiò l’aggressore. Nel 1999 Sergio Mattarella era il vicepresidente del Consiglio, nonché ministro della difesa e titolare della delega dei servizi segreti, nell’esatto momento in cui il governo offrì l’Italia come una gigantesca portaerei in grado di consentire alla Nato di attaccare e infine smembrare quel che rimaneva della Jugoslavia, con effetti permanenti e la creazione di un’immensa base militare statunitense in Kosovo: come tante altre basi nell’Est Europa via via proiettate contro Mosca, anch’essa destinataria finale di «una nuova corsa agli armamenti» a guida Usa di cui evidentemente Mattarella ha una percezione estremamente selettiva.
Siccome le parole di pace – se non sono seguite da un minimo di esercizio completo della verità – rimangono vuote, retoriche e perfino pericolose (in quanto rimuovono la complessità della situazione internazionale e non la fanno affrontare per quel che è), noi dobbiamo permetterci di ricordare questesemplici verità a chi ha avuto responsabilità dirette e apicali in fatti che riguardano il nostro passato, ma anche il futuro di noi tutti.
Data la storia pregressa, ci siano meno ditini puntati, meno pagliuzze e travi, per favore. Se proprio si vuol dar senso alla parola “pace”, pronunciata ben diciannove volte da Mattarella nel suo discorso alle Nazioni Unite, si cominci con un piano serio che non ponga su un piedistallo chi non ci può stare. Non certo l’Occidente in blocco e nemmeno molti suoi dirigenti. Troppipolitici occidentali irresponsabili ci stanno portando verso una catastrofe bellica con l’idea malsana di espellere la Federazione Russa da una funzione co-dirigente nella sicurezza continentale e globale. Non è interesse della Repubblica italiana e del nostro popolo agganciarci all’ondata russofoba che piega lo spirito pubblico europeo deformandolo in una corrente bellicista che fa come prima vittima la verità.

3 weeks ago

IL 3 OTTOBRE 1226, SAN FRANCESCO D'ASSISI IN PUNTO DI MORTE DETTÒ AI SUI FRATI QUESTA PROFEZIA, QUANTOMAI ATTUALE.

"Agite virilmente, fratelli miei, fatevi animo e aspettate pazientemente il Signore. Si avvicina un tempo di grande tribolazione e afflizione in cui abbonderanno perplessità e pericoli sia nell'ambito temporale che spirituale; la carità di molti si raffredderà e l’iniquità dei malvagi sovrabbonderà.

I demoni avranno più potere del solito, la purezza immacolata della nostra Religione, e delle altre, sarà deturpata a un punto tale che ben pochi fra i cristiani vorranno obbedire con cuore sincero e carità perfetta al vero Sommo Pontefice e alla Chiesa Romana.

Nel momento decisivo di questa tribolazione, un personaggio non canonicamente eletto, assunto al Papato, con l'astuzia del suo errore macchinerà di mettere a morte molti.

Allora gli scandali si moltiplicheranno, la nostra Religione sarà divisa, molte delle altre saranno completamente distrutte, perché non si opporranno all'errore ma gli presteranno l'assenso. Ci saranno così tante e tali opinioni e divisioni tra la gente, tra i religiosi e nel Clero che, se quei giorni non fossero abbreviati, secondo le parole del Vangelo, anche gli eletti (se fosse possibile) cadrebbero nell’errore, se in tale tempesta non fossero sostenuti dall’immensa misericordia di Dio.

Allora la nostra Regola e il nostro modo di vita saranno violentemente attaccati da alcuni. Sopravverranno enormi tentazioni. Coloro che allora saranno stati provati riceveranno la corona della vita.

Ma guai a coloro i quali, affidati alla sola speranza della Religione, si intiepidiranno e non resisteranno costantemente alle tentazioni permesse per provare gli eletti. Coloro che, fervorosi di spirito, abbracceranno la pietà per la carità e per lo zelo della verità, subiranno persecuzioni e ingiurie come scismatici e disobbedienti. Perché i loro persecutori, agitati da spiriti maligni, diranno che rendono un servizio a Dio nell’uccidere e cancellare dalla faccia della terra degli uomini tanto corrotti.

Ma il Signore sarà il rifugio degli afflitti e li salverà, perché hanno sperato in Lui. E per conformarsi al loro Capo agiranno con fiducia e con la loro morte, guadagnandosi la vita eterna, sceglieranno di obbedire a Dio piuttosto che agli uomini, non temendo di morire piuttosto che acconsentire alla menzogna e alla perfidia. Allora alcuni predicatori taceranno la verità mentre altri la calpesteranno e la negheranno.

La santità della vita sarà derisa da coloro che la professano solo esteriormente, e per questa ragione Nostro Signore Gesù Cristo invierà loro non un degno pastore, ma uno sterminatore".

Fonti:
"Expositio Regulae Fratrum Minorum ab ipso Seraphico Patre Nostro Francisco ejusdem legislatore verbis, factis, exemplis tradita", Pedro Manero (Obispo de Tarazona), Joannis Bonaventurae Bestard - 1816, pag. 19;
"Medii aevi bibliotheca patristica: seu ejusdem temporis patrologia, ab anno MCCXVI usque ad Concilii tridentini tempora ...", Volumi 5-6, César Auguste Horoy, pag. 120;
"Opuscoli del serafico patriarca S. Francesco d'Assisi", Padre Bernardo da Fivizzano, coll. 422-423;
"S. Francisci Assisiatis Seraphici, Minorum patriarchæ opera omnia", Jean de La Haye, Balthasar Azoguidus, pag. 430;
"Works of the Seraphic Father St. Francis Of Assisi", R. Washbourne, London, 1882, pp. 248-250;
"La «profezia» di san Francesco? Facciamo chiarezza", frate Alessandro Giacomo Brustenghi ofm.

4 weeks ago

Così Gesù ha descritto il Purgatorio a Santa Caterina da Siena
🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏🙏

La compatrona d'Italia nei suoi scritti ha riportato le parole che ha ascoltato. In diverse occasioni ha parlato anche delle pene a cui sono sottoposte le anime purganti.

Santa Caterina da Siena, compratrona d’Italia, riferisce la descrizione fatale da Gesù riguardo al Purgatorio: “E se ti volgi al Purgatorio troverai ivi la mia dolce e inestimabile Provvidenza verso quelle anime tapinelle che totalmente perderono in tempo, ed essendo orsa separate per poter meritare. A loro io ho provveduto per mezzo vostro, di voi che siete ancora nella vita mortale e avete il tempo per loro e, mediante le elemosine e l’ufficio divino che fate dire ai miei ministeri, insieme ai digiuni e alle orazioni fatte in stato di grazia, potete abbreviare loro il tempo della pena, confidando nella mia misericordia. O dolce Provvidenza!”.

“Non abbiate a schifo la malattia – scrive Santa Caterina – Pensate quanto è grande la grazia divina che, nel tempo della malattia, pone freno a molti vizi, che si commetterebbero avendo la santità. Inoltre la malattia sconta e purga i peccati commessi; essi meritano pena infinita e Dio, per la sua misericordia, li punisce con pena finita. Quando l’anima considera di avere offeso il suo Creatore, Sommo ed Eterno bene, reputa grandissima grazia da parte di Dio che Egli la punisca in questa vita, e non abbia stabilito di punirla nell’altra, dove sono pene infinite. Se consideriamo i peccarti e i difetti nostri, e quanto abbiamo offeso Dio, bene infinito, per cui dovremmo subire una pena i finita non solo per le grandi colpe ma altre per una piccola, ci convinceremo che veramente siamo degni di mille inferni. Egli, con misericordia, ci punisce in questo tempo finito, nel quale, sopportando con pazienza, si sconta e si merita”.

“Non avviene così delle pene – riporta ancora la santa di Siena – che l’anima sostiene nell’altra vita. Perché, se essa si trova nelle pene del Purgatorio, sconto si, ma non merita. Sopportiamo, dunque, con buona volontà questa piccola pena. Piccola, in vero, si può dire, questa e ogni altre, per la brevità del tempo, poiché, in questa vita, tanto grande è la fatica quanto grande è il tempo. E quanto è il tempo nostro? E quanto una punta d’ago. E ben vero dunque che essa è piccola. Ogni fatica è piccola, perché la vita dell’uomo è un niente, tanto è poca. Infatti, la fatica che è passata non l’ho, essendo passato il tempo. Quella che ha da venire, ancora non l’ho, perché non sono sicura d’avere il tempo, poiché devo morire, ma non so quando“.

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